Combattiamo il CoronaVirus (COVID-19) usando le lampade UV-C per sterilizzare qualsiasi cosa entra nella nostra casa

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Visto l’attacco a cui siamo sottoposti a causa di CoronaVirus (Covid-19), abbiamo deciso di sterilizzare qualsiasi cosa entri in casa, frutta, giornali, libri, ecc, usando i raggi ultravioletti UV-C .

Attenzione:
I raggi UV-C sono pericolosi per la pelle e gli occhi, quindi chiudi tutto in un contenitore che metterai sopra le cose da sterilizzare.
Uno degli effetti collaterali dei raggi UV-C è generare ozono che è tossico in alte concentrazioni per cui areate il locale dove usate lo sterilizzatore. Allo stesso tempo l’ozono, è anche germicida (anche per il coronavirus) ed essendo gassoso può andare anche dove la luce non arriva.

Lo spettro UV è suddiviso in tre bande:
UV-A (onda lunga) da 315 a 400 nm
UV-B (onde medie) da 280 a 315 nm
UV-C (onde corte) da 200 a 280 nm (per sterilizzazione da preferire 220…270 nm)

Oggi (Marzo 2020 in Italia) è praticamente impossibile acquistare uno sterilizzatore UV-C perché sono esauriti o hanno prezzi che sono almeno quadruplicati.

Per questo motivo abbiamo deciso di realizzarne uno acquistando una (ma è possibile utilizzare più di una) lampada al neon che genera UV-C che fortunatamente si trovano ancora su Internet, vedere alcuni link di seguito.

NOTA:
La documentazione UV (disponibile su Internet) mostra che lunghezze d’onda comprese tra 220 e 270 nm sono consigliate per le applicazioni di sterilizzazione (uccisione di virus e non solo).

Noi abbiamo comprato questa lampada e per pilotarla abbiamo recuperato il ballast (alimentatori) delle vecchie lampade al neon guaste.
La nota tecnica della nostra lampada è qui e ci dice che la tensione è di 60V.
Per questo motivo abbiamo aperto diverse vecchie lampade al neon per trovare un ballast con la tensione più vicina a 60V.

Sotto alcune immagini di vecchie lampade al neon a basso consumo.

Sotto alcune vecchie lampade al neon a basso consumo aperte tagliando la base con una sega a mano per ferro.

Primo piano di un ballast.

Schema di collegamento

NOTA:
Nel 90% dei ballast aperti le connessioni da utilizzare erano i pin 1 e 4, nel 10% le connessioni da utilizzare erano 2 e 3.

Se non hai vecchie lampade al neon a basso consumo energetico da utilizzare, guarda su Internet (ad esempio questa), ci sono a costi molto bassi perché ora utilizziamo lampade a led a basso consumo.
Scegli modelli da 9 a 15 W.

Tempo di esposizione
Se ti chiedi per quanto tempo devi lasciare gli oggetti sotto ai raggi UV-C, per la nostra realizzazione la risposta è 2030 min per lato a 20 cm di distanza.
Se si utilizzano due lampade, è possibile scendere a 1020 minuti per lato.

NOTA:
Suggeriamo di aggiungere un timer o una presa intelligente per accendere e spegnere automaticamente la sterilizzatrice.


Con questo sterilizzatore potete sterilizzate anche le mascherine mediche che sarebbero monouso ma visto che non si trovano gli si dà una bella passata sotto gli UV-C e le potete riusare in sicurezza.


Se hai vecchi cancellatori EPROM puoi usarli perché usano lunghezze d’onda comprese tra 220 e 280 nm.

Di seguito la nostra realizzazione, racchiusa nella scatola di cartone per traslochi, con una lampada Osram HNS G23 G13 OFR e due lampade (sempre UV-C) di vecchi cancellatori EPROM.

Lampade UV-C

  • La lampada al neon UV-C utilizzata in questo progetto è qui.
  • Su Amazon c’è una lampada alimentabile direttamente a 220Vac che emette UV-C e la trovate qui.
  • Su eBay ci sono delle lampade a bassa tensione, sempre UV-C che potete trovare qui.
  • Per chi non ha voglia di costruirsi questo kit consiglio questa lampada pronta all’uso che ad oggi (Aprile 2020) ha ancora costi ragionevoli.

NOTA:

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